Il sogno dell’eterna giovinezza
Vita e misteri di Serge Voronoff
Tietoa kirjasta
“Mantenere durante tutta l’esistenza le energie della gioventù, l’ardore dei sentimenti, la fame di vita del cuore e del cervello. Questo è ciò che io desidero per gli uomini”. (Serge Voronoff)
Chirurgo di fama mondiale, ebreo franco-russo, uomo tra i più popolari del pianeta negli anni ‘20 e ‘30 del Novecento, Serge Voronoff è stato uno sperimentatore e un vero e proprio Frankenstein dei nostri tempi. Tra i suoi esperimenti, il più noto è il tentativo di trapianto di un terzo testicolo su animali e uomini, con il progetto di creare una razza superiore e di realizzare il mito dell’eterna giovinezza. Fu detto di lui: “Ciò che connota il nostro secolo sono i grattacieli americani e le operazioni di Voronoff”, ma forse proprio le sue operazioni sono state uno dei veicoli della diffusione dell’AIDS in Europa…
Questa è la prima biografia in lingua italiana su Voronoff, pensata e scritta col taglio della docufiction. È la storia di un giovane ebreo russo, sbarcato a Parigi in pieno affaire Dreyfus, che cerca di scampare all’antisemitismo che minaccia di schiacciarlo e che raggiunge il massimo successo. Un successo ottenuto grazie a un’indiscutibile abilità di chirurgo ma soprattutto mediante pratiche scientifiche a dir poco “garibaldine” e a capacità seduttive e mediatiche fuori del comune. Voronoff trapiantava testicoli di scimmia sull’uomo ed era sedotto da argomenti quali quello dell’ossessione faustiana della giovinezza e dell’immortalità, dell’impotenza, della ricerca della virilità, della liceità dell’uso degli animali, del ruolo svolto dall’effetto placebo nella terapia e da quello della mente nella sessualità. Mise inoltre in pratica la bizzarra idea di trapiantare un terzo testicolo agli animali (montoni, tori, cavalli, maiali, ecc.) convincendo vari governi europei dell’interesse a farlo. Accarezzò anche il progetto di fare la stessa cosa con gli uomini al fine di creare una razza superiore. Collaborò a più riprese con Ivanoff, lo scienziato suo compatriota che si proponeva di creare un ibrido uomo-scimmia. Accanto a ciò, ci fu la rivalità con il premio Nobel Carrel, la vita sentimentale fortunata (fu anche l’amante di una famosa pittrice che aveva lasciato D’Annunzio a bocca asciutta) e tumultuosa, i libri di successo, la “fauna” dei pazienti (dagli anonimi, ai capi di stato e ai premi Nobel), il dolore per i fratelli deceduti ad Auschwitz, il conflitto tra successo e oblio…