Intellettuale
Tietoa kirjasta
"All’inizio del 20° sec. una lungimirante minoranza di appartenenti al ceto intellettuale aveva lanciato allarmi sulla imminente guerra (da Jean Jaurès a Romain Rolland ad Albert Einstein) e azzardato, di lì a poco, previsioni sul possibile affermarsi del socialismo (da Bertrand Russell ad Anatole France). Per vari decenni le loro parole trovarono rispondenza nella realtà, alla fine del secolo, però, sono andate incontro a radicali smentite. Le guerre si sono moltiplicate persino in forme inedite, il socialismo è crollato dove più sembrava essersi radicato. Un’intera tradizione intellettuale ha, così, perso la forza di persuasione e il prestigio che aveva conquistato. Mobilitazioni come quelle per l’Algeria o per il Vietnam, confortate da figure di riferimento nette e univoche, quali, all’epoca, Jean-Paul Sartre e Russell, non sono più pensabili, mentre gli intellettuali del ‘dissenso’ dell’Est Europa sono ridotti da tempo all’irrilevanza. Il nuovo secolo si è messo in cammino senza più profeti o interpreti attendibili del movimento storico." Da Intellettuale di Luciano Canfora