Ipazia ovvero delle filosofie
Tietoa kirjasta
Amore per la verità
La matematica, astronoma e filosofa greca Ipazia d'Alessandria ha guidato la scuola neoplatonica alessandrina 1.600 anni fa ed è diventata la prima donna matematica nella storia, sfidando le norme e gli stereotipi culturali della sua epoca, come tante altre sue seguaci nel corso dei millenni successivi. Ipazia, nata nel 360 dopo Cristo, è stata infatti l'unica matematica donna di cui si ha memoria per più di un millennio e la sola figura femminile rappresentata nel dipinto La Scuola di Atene di Raffaello.
Il precario equilibrio su cui si reggeva la sua condizione di vita e di studiosa si infranse quando Oreste, prefetto di Alessandria, chiese aiuto e consiglio a Ipazia per gestire la guerra civile e religiosa che stava esplodendo in città. Ipazia venne uccisa nel 415 d.C., e la vita intellettuale dell'ultimo santuario della filosofia ellenica si spense con lei. La scuola alessandrina fu chiusa, tutti i filosofi rimasti in città fuggirono e gli scritti di Ipazia andarono perduti perché considerati eretici dal nuovo culto cristiano. La figura di Ipazia, dimenticata per molti secoli, tornò alla luce durante il Settecento, quando il potere della Chiesa cattolica fu messo in discussione dal pensiero illuminista. È innegabile come la sua morte abbia portato il rapporto tra le donne nella scienza e dottrina cristiana a una distanza che ha richiesto secoli per essere colmata.
Diodata Saluzzo Roero ci consgna un poema dove la figura di Ipazia viene presa ad esempio per chiunque abbia amore per la verità, consegandoci dei versi che rendono la figura di Ipazia universale.