Joe Pitrusino – Uno Sbirro per caso – Vol. 3
Tietoa kirjasta
Un delinquente costretto a fare il poliziotto per non rischiare di finire arrestato. E lo fa benissimo, a modo suo. Da semplice agente, risolve casi su casi che neanche va a cercare. L’ironia e la sregolatezza sono le sue armi segrete. Giuseppe Pino Pitrusino, detto per fare prima Joe, a tutto pensa tranne che a fare il poliziotto. Gli piacciono le “topoline” e non una, tutte. Sbirro per caso, fa di tutto per non fare il poliziotto, ma viene chiamato ad agire anche quando è appartato in spiaggia, di notte, con la luce della luna e gli ululati dei lupi. Dopo il pensionamento, trova il coraggio di raccontare tutte le sue storie. Un delinquente costretto a fare il poliziotto per non rischiare di finire arrestato. E lo fa benissimo, a modo suo. Da semplice agente risolve casi su casi che neanche va a cercare. L’ironia e la sregolatezza sono le sue armi segrete. Giuseppe Pino Pitrusino, detto Joe per fare prima, a tutto pensa tranne che a fare il poliziotto. Gli piacciono le “topoline”, le femmine, e non una, tutte. Sbirro per caso, fa di tutto per non lavorare, ma viene chiamato ad agire anche quando è appartato in spiaggia, di notte, con la luce della luna e gli ululati dei lupi. Dopo il pensionamento, trova il coraggio di confessarsi e di raccontare tutte le sue incredibili e turbolente storie. Una di queste è Il nero di Vazzappa, personaggio diventato celebre per le misure da guinness dei primati e le condivisioni virali su un noto social. Joe è coinvolto in prima persona come uomo e come poliziotto. La sua pornostar preferita, tale Cetty Ladovunque, va da lui facendogli credere chissà che cosa, ma è solo per denunciare di essere stata violentata. E accusa niente meno che il nero di Vazzappa. Joe non crede a Cetty e mette nei guai l’intero corpo di polizia. Sui giornali non si parla d’altro. Prima come spettatore e poi come aspirante attore, Joe entra mani e piedi, e tutto il resto del corpo, nel mondo a luci rosse. Come finirà? Una storia di apparenze, di esistenze pompate, di sfruttamenti, che si incrocia col dramma di chi nel mondo virtuale è creduto un gigante mentre nella realtà è meno di un nano.
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