Juan de Valdés, nato a Cuenca, in Castiglia, nel 1505, è stato un letterato, umanista e teologo spagnolo. Formatosi intellettualmente a Escalona, presso la casa di don Diego López Pacheco, Marchese di Villena, Duca di Escalona e Conte di San Esteban, animatore di circoli culturali vicini all’ordine mistico degli Alumbrados, si iscrisse poi all’Università di Alcalá de Henares, dove studiò Greco, Ebraico, Latino, Letteratura spagnola e italiana. Si avvicinò successivamente alle idee e al pensiero di Erasmo da Rotterdam, con cui fu a lungo in corrispondenza. Nel 1529 dovette abbandonare la Spagna in seguito alla condanna, da parte dell’Inquisizione, del suo Diálogo de doctrina cristiana, e si trasferì in Italia. A Roma nel 1531 divenne cameriere segreto di Papa Clemente VII° (Giulio de’ Medici, nipote di Lorenzo il Magnifico) e segretario imperiale. Si trasferì poi definitivamente a Napoli, dove esercitò un fascino grandissimo nell’alta società partenopea, creando un circolo umanistico e religioso nel quale diffuse il suo pensiero filosofico e teologico orientato verso una profonda riforma della Chiesa e una fede ricondotta alla purezza evangelica.