La congiura del geco
Tietoa kirjasta
La congiura del geco. Antonio Izzo, ex dirigente dell’AISI, il servizio segreto italiano, viene trovato impiccato nella sua abitazione torinese. Modalità e primo esame obiettivo del medico legale confermano il suicidio, ma Moreno Stelvio, ex dirigente della Mobile in pensione e suo grande amico, non ci crede. Conosceva troppo bene Antonio per cadere in una simile trappola. Qualcuno l’ha ucciso, ma chi e perché? Come convincere il magistrato che in realtà si tratta di un omicidio? Sullo sfondo, la storia di tre ragazzi di Calabria legati alla loro terra da radici profonde, che crescono attraverso discussioni, progetti e sogni da realizzare. Luca, Antonio e Rocco immaginano futuri lontani tra loro. Forse inconciliabili. Una sola cosa li terrà uniti per sempre: un patto d’onore che nulla potrà mai scalfire. Fino all’ultimo, estremo istante.
«‘Facciamo finta che si tratti di una cellula di agenti che hanno pisciato fuori dal vaso. Sono considerati pericolosi per il Paese, c’è un’indagine in corso su di loro, si stanno raccogliendo le prove, ma non è ancora sufficiente. Antonio è come una sorta d’infiltrato, un agente segretissimo che vigila e controlla gli agenti segreti. Sembra un assurdo gioco di parole, ma non è così. È un po’ come gli affari interni in polizia, li guardate i film americani o no?’ ‘E la storia del libro?’ chiede Farci. ‘Giusto, la storia del libro. Forse è un’esca. Lui il libro l’ha scritto davvero, e in quel libro ci sono le prove che inchiodano il Geco e la sua combriccola di agenti deviati. Quello è stato il suo vero lavoro, raccogliere informazioni, dati e prove in una sorta di dossier. La congiura del geco. Non fa una piega, che ne dite?’»
La congiura del geco. Tra noir e spy story, il nuovo romanzo di Maurizio Blini. Ritornano i personaggi del precedente e fortunato I cattivi ragazzi: Moreno Stelvio, supersbirro in congedo, suo fratello Silvano, capo della Mobile torinese, e la sua squadra. Un’inchiesta spinosa, senza sconti emotivi. Nella quale nulla è come sembra, fino all’ultima pagina.