La festa di San Dioniso
Tietoa kirjasta
ROMANZO BREVE (77 pagine) - FANTASCIENZA - Dalla penna di un grande autore la storia affascinante e visionaria della prima spedizione su Marte e di un astronauta in preda ai sensi di colpa
""Eravamo ancora nello stranissimo anno 1971 quando iniziai a scrivere questo romanzo breve; quell'anno portavamo tutti i capelli acconciati in modo strano, indossavamo abiti dai colori bizzarri e sperimentavamo – a diversi livelli di ardimento – sostanze chimiche che alteravano la coscienza. Mi trovavo nel mezzo del processo col quale abbandonavo la mia identità di newyorkese per reinventarmi californiano, il che significava che quando finii" La Festa di San Dioniso "ero molto avanti sulla strada della capitale di tutt""e"" l""e"" stranezz""e"", l'area della Baia di San Francisco... Era inevitabile che la nostra immersione nella psichedelia, nelle filosofie orientali, nella musica bizzarra, e in altri fenomeni del momento avrebbe avuto degli effetti sul tipo di fantascienza che stavamo scrivendo in quel periodo. Il mondo aveva uno splendore fluorescente in quei giorni, e la fantascienza non è nient'altro se non un riflesso dell'epoca in cui viene scritta. ...E io, che avevo svolto uno studio approfondito dei culti dionisiaci, feci avere a Terry Carr, per la sua antologia" An Exaltation of Stars "(dedicata ad "avventure trascendentali"), nel gennaio 1972," La Festa di San Dioniso", un romanzo breve che parla di un astronauta infelice coinvolto da un culto trascendentale nel deserto californiano."" Così narra Robert Silverberg nella presentazione a quest'opera. Scritto nello stile limpido e al tempo stesso sofisticato delle migliori opere di questo grande autore, affascinante e visionario, "La festa di San Dioniso" è uno dei pochi importanti romanzi brevi ancora inediti in Italia di Robert Silverberg.
Robert Silverberg è unanimemente riconosciuto come uno dei massimi autori della fantascienza contemporanea. Nato a Brooklyn (New York) il 15 gennaio del 1935, iniziò a scrivere SF d'avventura negli anni '50, diventando ben presto uno degli autori più famosi e prolifici e ottenendo il premio Hugo come autore più promettente del 1956. Durante la metà degli anni sessanta però, spinto dal desiderio di dimostrare a se stesso e agli altri le sue capacità di vero scrittore, e di essere in grado di realizzare anche opere di qualità, Silverberg impresse una svolta decisiva allo stile dei suoi romanzi, iniziando a produrre opere di maggiore impegno umano e letterario. Tra gli scritti più importanti di questo secondo periodo ricordiamo "Ali della notte" (con cui vinse anche un premio Hugo), "Brivido crudele", "Torre di cristallo", forse la sua opera più completa e riuscita, "Vertice di immortali", "Paradosso dei passato", e "Mutazione", che si inserisce in quel gruppo di romanzi dedicati da Silverberg alla descrizione e all'esplorazione dell'esperienza mistica della trascendenza.
Muoto:
Kielet:
italia