Da troppo tempo non si avvertiva uno sguardo e una parola così netta e schietta come quella di Papa Francesco sulla situazione di crisi economica e di disgregazione sociale che sta caratterizzando drammaticamente il nostro tempo.
Le osservazioni proposte nel testo si presentano come reazioni quasi istintive nei confronti dell’attenzione e delle parole che il Papa rivolge a una organizzazione della vita economica e sociale che esclude le persone, che considera “scarto” chi non produce e non consuma, condannandole a un impoverimento senza ritorno.
Finalmente si dice a chiare lettere che l’economia, che noi alimentiamo e addirittura difendiamo, è una “economia che uccide”. Lo sviluppo, quindi, dove sta?