La mia sinistra
Tietoa kirjasta
Parlare oggi di «sinistra», come fa Edgar Morin, dovrebbe portarci a concepire una via d'uscita dalle turbolenze di un'economia capitalistica scatenata, dalla degradazione della biosfera, dal montare delle paure e dei razzismi, cogliendo la possibilità, disponibile per la prima volta nella storia dell'umanità, di una comunanza di destino e di una patria terrena comune. Ogni cultura è fatta non solo delle sue illusioni e carenze, ma anche di qualità e ricchezze. Bisogna dunque mondializzare, cioè favorire le cooperazioni economiche, sociali e culturali, e al tempo stesso demondializzare, cioè alimentare le vitalità locali, regionali e nazionali. Bisogna mirare alle simbiosi culturali capaci di unire ciò che ciascuna di esse ha di meglio, operando una metamorfosi che leghi in modo indissolubile l'unità e la diversità umane.
Interprete di primo piano della storia culturale e politica francese, Edgar Morin non è un autore che si pone domande banali. Dalla natura della conoscenza al senso della democrazia, passando per l'ecologia politica e le migrazioni, questa raccolta di saggi affronta le questioni più rilevanti del mondo odierno, con riflessioni che attraversano un arco di tempo ventennale, dalla fine degli anni Ottanta al primo decennio degli anni Duemila, un momento cruciale nella storia della sinistra.
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