La Russia non è una Cina
Tietoa kirjasta
La Federazione Russa non ha la taglia per scalare la vetta del potere planetario. Ma può decidere la partita fra Stati Uniti e Cina.La diplomazia sanitaria durante l’emergenza coronavirus ha palesato il disegno cinese di sfidare gli Stati Uniti in Europa, incrementando il timore di Mosca di restare ingabbiata in un improbabile asse con Pechino.Un eventuale disallineamento sino-russo si rivela oggi un’opportunità strategica sia per gli Usa che per la Russia. Consentirebbe a Washington di difendere meglio l’Europa, cuore dell’impero americano, e a Mosca (potenza anzitutto europea) di reintegrarsi in quel sistema da cui si espulse con la rivoluzione bolscevica del 1917. Ne trarrebbe beneficio anche l’Italia, uno dei paesi meno russofobi del Vecchio Continente.Questi temi sono affrontati nelle cinque sezioni del numero. Limes si basa sull'incrocio di competenze e approcci molto diversi. Ad essa collaborano infatti studiosi (storici, geografi, sociologi, politologi, giuristi, antropologi eccetera) ma anche decisori (politici, diplomatici, militari, imprenditori, manager eccetera), in uno scambio aperto di opinioni e in una feconda contaminazione di approcci. Salvo le opinioni apertamente razziste, in quanto tali avverse a un dibattito aperto e paritario, tutte le idee politiche e geopolitiche hanno pieno accesso alla rivista.Essa si fonda infatti sul confronto contrastivo di rappresentazioni e progetti geopolitici diversi o anche opposti. L'essenziale è che essi siano riconducibili a conflitti di potere nello spazio (terrestre, marittimo, aereo), e che siano quindi cartografabili.L'uso di cartine geopolitiche è quindi essenziale per sviluppare il confronto, e su Limes infatti la cartografia abbonda.