La tartaruga Bea e altri racconti
Tietoa kirjasta
Certo che Lulù non era proprio preparata a questo incontro, insomma, se si parla di una tartaruga saggia, la tartaruga minimo deve avere 157 anni, essere tutta rugosa, parlare lentamente e, soprattutto, camminare lentamente, caspitolina. E invece quello che vide sovvertì completamente il suo ordine di idee. Ci troviamo a Bosco Bello, un luogo sicuro in cui gli abitanti sono cordiali e si aiutano l’un l’altro. Qua la Tartaruga Bea riceve diversi ospiti che arrivano, dopo un lungo cammino, per confrontarsi con lei. Per il bosco vediamo passare scoiattoli, ricci, lepri, ma anche struzzi, canguri, delfini, pinguini, colibrì, conigli, oche indiane, civette e cavalli. Qualcuno si ferma a Bosco Bello, altri, invece, si trattengono solo per una breve sosta, ma ognuno di loro capisce che ovunque andrà potrà sempre ripensare a questo luogo del cuore per ritrovare le proprie energie. I personaggi nascono dai racconti notturni che l’autrice creava per la sua primogenita avida di storie nuove e che sembravano persi nel sonno in cui piombava la narratrice durante il racconto. Ma alcuni anni fa la Tartaruga Bea si è ripresentata in modo inaspettato all’autrice con tante nuove storie da raccontare...
Liliana Viola è nata a Pavia nel luglio del 1969. Si vanta di essere “coscritta” della luna. Sposata con Luca e mamma di Giulia e Chiara, ama il teatro, i viaggi e la lettura. Le sue autrici del cuore sono Isabel Allende e Clarissa P. Estés. Scrive da sempre per passione, e per “necessità” di tradurre in parole i suoi pensieri.
Maria Cristina Bottoni, nata a Pavia, è moglie di Massimo e mamma di Ilaria. Ha cominciato a fotografare da piccola, quando i suoi genitori le hanno regalato una macchina fotografica. Per lei la fotografia è una passione, dietro ogni scatto c’è una ricerca, un’attesa e un percorso emozionale.