Le donne dei Cesari
Tietoa kirjasta
La storia antica è una storia mascolina, in cui solo rare figure di donne appariscono. C’è però un’eccezione: il secolo, che corre tra la morte di Cesare e la morte di Nerone; nel quale tra i grandi della terra che ressero nelle loro mani i destini dell’impero romano si contano anche alcune donne.
Questa apparizione insolita di donne in una storia tanto mascolina ha fatto perdere un po’ la testa alla storiografia antica, la quale in loro presenza si è buttata a inventare favole con maggior sbrigliatezza del solito. Tacito, Svetonio e Dione Cassio ci hanno raccontato non la storia di quei tempi, ma un romanzo a tinte forti, che fu per lungo tempo, e giustamente, una miniera per drammaturghi e coreografi; ed ora è sfruttato con eguale fortuna dai maestri della nuova arte che si dice muta. Ma per quanto da molti secoli materia greggia per tutte le arti, questo romanzo è grossolano, inverosimile, incoerente. La verità è molto più romanzesca e tragica, che la leggenda raccontata dagli scrittori antichi.