Le novelle della nonna. Fiabe fantastiche
Ediz. integrale con note
Tietoa kirjasta
La presente edizione è stata revisionata nei termini di una lieve rettifica delle forme cadute in disuso e impreziosita da molteplici annotazioni riguardanti luoghi, oggetti e personaggi.
Pubblicato nel 1893 in cinque volumi nella collana "Biblioteca fantastica" di Perino editore, “Le novelle della nonna - Fiabe fantastiche” è un testo che fin dal titolo, contiene una sinergia: una cornice realistica / antropologica che ci presenta uno scorcio della vita della famiglia Marcucci, contadina in un podere del Casentino di fine ottocento; ed un elemento fantastico introdotto tramite la figura di una “novellatrice”, ossia l’anziana “nonna Regina”, che narra ai propri familiari, nei giorni di festa di un anno, 45 novelle che a sua volta aveva udito dalla propria ed altre nonne. Novelle che vengono divise in quattro parti, così come il ciclo annuale di lavoro contadino e che sono ambientate in un medioevo alternativo in cui l'eterna battaglia tra il bene e il male è una pittoresca, quasi verosimile, combinazione di elementi storici e della tradizione fiabesca e cristiana. Sacro e profano si miscelano in un'atmosfera gotica, che non mancherà di appassionare grandi e piccini, regalando più di un brivido.
BIO: Giornalista e scrittrice italiana, Emma Perodi nacque il 31 gennaio 1850 a Cerreto Guidi (Firenze) da una famiglia dell’alta borghesia: il padre era ingegnere e la madre di nobili origini. Ciò gli permise di ricevere un’ottima educazione, tra Pisa e Berlino, e di godere di una certa indipendenza da cui scaturirono svariati viaggi in Italia ed in Europa. Compì i primi passi come giornalista sulle pagine della “Gazzetta d’Italia” ove nella “Biblioteca” pubblicò anche il suo primo romanzo: “Il cavalier Puccini” (Firenze, 1877). Dal 1881 entrò nella redazione del “Giornale per bambini” pubblicato a Roma da Ferdinando Martini e di cui assunse la direzione dal 1883, succedendo a Carlo Collodi. Scrittrice prolifica andò a consolidarsi dividendosi tra le attività di giornalismo culturale, collaborando con il “Popolo romano” e il “Corriere della sera”, la direzione di riviste, ma soprattutto nella scrittura di fiabe, romanzi, antologie e libri scolastici, proponendo un modello di linguaggio di riferimento per il paese da poco unificato e calamitando l’attenzione sull’importanza dell’empatia culturale tra i diversi strati sociali delle nuove generazioni. Emerse dalle sue pubblicazioni, un progetto teso a sottolineare l’universalità del racconto per ragazzi con approfondimenti antropologici legati alle diversità del territorio. Ciò divenne evidente nella realizzazione della sua opera più famosa: “Le novelle della nonna” (Roma, 1893 per l’editore Perino) in cui grande importanza hanno le testimonianze e credenze della cultura popolare, in questo caso proprie del Casentino medievale, ove il romanzo è ambientato. Alla morte dell’editore Perino, nel 1895, si trasferì da Roma a Palermo alle dipendenze dell’editore Salvatore Biondo, specializzato in pubblicazioni pedagogiche, ove divenne direttrice responsabile delle pubblicazioni scolastiche. Ciò non gli impedì di proseguire le attività di scrittrice e traduttrice, specialmente dall’inglese e dal tedesco, tra cui annoveriamo un’edizione de “Le affinità elettive” di Goethe (Milano, 1903 per Libreria Editrice Nazionale). Morì a Palermo il 5 marzo 1918 in seguito a complicazioni derivanti da polmonite e venne sepolta a Roma nel cimitero monumentale del Verano. Nel luglio 2018 le venne intitolato un parco letterario nel Casentino.[G.T.A.]
Muoto:
Kielet:
italia