La licenza bambino è una cornice di anarchia dentro cui è possibile esprimere il potenziale illimitato di essere umano ai blocchi di partenza. Glielo aveva detto dieci anni prima il maestro di recitazione Morgan Stiof, nella penombra del suo studio di Viale Marconi, tra fili elettrici e macchine destinate a controversi esperimenti. Eppure Michele Melograno capirà davvero questo concetto solo dieci anni dopo, a causa di un avvenimento inaspettato, che sarà il primo passo nel suo percorso di trasformazione in attore sciamano.