L'idiota
Tietoa kirjasta
“Da tempo mi tormentava un’idea, ma avevo paura di farne un romanzo, (...) Quest’idea è raffigurare un uomo assolutamente buono. Niente, secondo me, può essere più difficile di questo, al giorno d’oggi soprattutto.”
Pubblicato nel 1869, Dostoevskij ha scritto “L'idiota” in un momento molto difficile della sua vita; iniziandone la stesura a Ginevra nel 1867 per terminarla poi, dopo averne distrutto una prima bozza, a Firenze nel 1868.
Tutta l'opera è centrata su tre figure cardine: Rogožin, che rappresenta l'eros, la passione, l'amore violento, il principe Miškin, il protagonista del romanzo, che rappresenta invece l'amore fraterno e disinteressato, l'amore platonico di impossibile realizzazione, e Nastasja, la figura femminile centrale, la quale, in un punto cruciale del romanzo, dice: "nell'amore astratto si finisce quasi sempre per amare sé stessi".
Dostoevskij lascia che l'uomo e la vita stessa si raccontino nella loro enorme complessità e contraddittorietà. “L'uomo è un mistero, un mistero che bisogna risolvere, e se passerai tutta la vita a cercare di risolverlo, non dire che hai perso tempo; io studio questo mistero perché voglio essere un uomo.”