Mutazione e cyberpunk
Immaginazione e tecnologia
Tietoa kirjasta
"Nel 1992 usai per la prima volta un browser di navigazione, nel 1994 ebbi il mio primo indirizzo email. E in quello stesso anno organizzai a Bologna un convegno internazionale che aveva il titolo Cibernauti. In quel convegno una dozzina di teorici, tra i quali Derrick de Kerkhove e Pierre Levy, presentarono per due giorni le loro ipotesi e le loro immaginazioni sul futuro della rete. In quegli anni scrissi i testi che compongono Mutazione e cyberpunk, un libro che uscì a Genova, con l’editore Costa & Nolan (una casa editrice che faceva dei libri bellissimi, ed era diretta da una donna energica e molto simpatica). Quel libro è la sintesi delle scoperte letterarie e filosofiche del decennio precedente, ma anche la mia introduzione personale e politica all’epoca nuova che si poteva condensare intorno alla parola “Internet” che aveva cominciato a circolare. Da Deleuze e Guattari avevo imparato che l’attività del filosofo è prima di tutto quella di creare nuovi concetti, e nuove parole capaci di incarnare concetti. Infosfera, psicosfera e psicochimica, ciberspazio e cibertempo, Tecnomaya, cosmovisione barocca: ecco le parole che avevo catturato nelle mie letture e che cercavo di tradurre in strumenti per l’analisi di una realtà che stava emergendo confusamente."