Non spegnete quel fuoco
I pompieri di La Spezia contro il Grande Torino, una battaglia epica
Tietoa kirjasta
La storia dello scudetto vinto dalla Spezia.
I bombardamenti devastano la città, il porto militare e le industrie belliche vengono presi di mira ogni giorno. La gente scappa nelle campagne, i partigiani organizzano la resistenza e vanno a combattere sui monti. I nazifascisti controllano il territorio: arresti, rappresaglie, fucilazioni, terrore. Si vive nell’inferno, paralizzati dalla paura. Ma in questo inferno, contro ogni logica, un gruppo di persone decide di inseguire un sogno: costruire una squadra di calcio e iscriverla al Campionato di Guerra Alta Italia. È un’impresa folle e, come tutte le follie, bellissima. I giocatori vengono arruolati nel 42° Corpo dei Vigili del Fuoco. Sono pompieri a tutti gli effetti: dormono in caserma e, quando serve, vanno a spegnere gli incendi e ad aiutare la gente. Hanno il lasciapassare per viaggiare nei territori occupati dai tedeschi e, soprattutto, sono esentati dal servizio militare. Giocano a pallone per evitare la guerra. Una squadra di disperati che rischia la pelle, si diverte e, partita dopo partita, costruisce un’impresa che entra nella storia. La speranza, anche in mezzo al dolore, è una luce che sopravvive.