Parapsiche
Tietoa kirjasta
Fantascienza - romanzo (132 pagine) - Il viaggio questa volta non è nello spazio, tra mondi e pianeti, ma nell'inconscio collettivo della specie umana.
Per una volta niente mondi alieni, niente società esotiche, niente viaggi nello spazio. Jack Vance si avventura nel mondo del soprannaturale, ma lo fa in modo rigorosamente scientifico. Spettri, contatti con i morti, persino Dio stesso vengono spiegati con razionalità e con teorie psicanalitiche, mentre Vance va all’attacco del bigottismo e del fanatismo religioso. Non manca l’avventura e non mancano scenari affascinanti – non sarebbe Vance – come non mancano i suoi personaggi strampalati e indimenticabili. Ma questa volta all’avventura Vance unisce una ricerca, un’analisi dell’umano, dell’inconscio e dell’inconscio collettivo, degli archetipi. Un Vance particolare da non perdere.
Jack Vance (1916-2013) è stato uno dei più grandi autori di fantascienza e fantasy, e certamente tra i più amati dal pubblico. Dopo una serie di lavori di ogni genere, durante la Seconda guerra mondiale si arruola nella marina mercantile e gira il mondo. In questo periodo comincia a scrivere il ciclo della Terra Morente. Tra gli Anni cinquanta e settanta viaggia, in Europa e nel resto del mondo, traendo da queste esperienze esotiche gli spunti per i suoi romanzi: Il pianeta gigante, I linguaggi di Pao, il ciclo di Durdane. Nella sua carriera ha scritto decine di romanzi di fantascienza, fantasy e gialli, per un totale di oltre sessanta libri; tra i titoli più famosi ricordiamo i cicli di Tschai, di Lyonesse, dei Principi demoni, di Alastor. Storie ricche di fascino, di personaggi indimenticabili, narrate con uno stile elegante e immaginifico.
Delos Digital in collaborazione con Spatterlight si è data l'impegno di riportare sul mercato le opere di questo grande autore.
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