Perimeni
Tietoa kirjasta
FANTASCIENZA - Perché su quell'isola greca nessuno aveva figli piccoli, e perché i due ragazzini arrivati coi turisti mormorano frasi in una lingua che non dovrebbero conoscere?
Un'isola greca poco ospitale. Un manicomio per bambini abbandonato. Un sito archeologico coi resti di un antico tempio consacrato ad Artemide. Alla ricerca di ispirazione e di tranquillità per completare la sua ricerca su Thomas Mann, il protagonista di questo racconto si trova imprigionato in qualcosa di molto più oscuro e misterioso di quanto avesse immaginato. Perché sull'isola nessuno ha figli piccoli? E perché i due ragazzini arrivati con i turisti hanno lo sguardo spento e mormorano frasi in una lingua che non dovrebbero conoscere?
Alessandro Fambrini, nato a Seravezza (Lucca) nel 1960, lavora presso l'Università di Trento. Si occupa di letteratura tedesca di Ottocento e Novecento; in particolare dei rapporti tra avanguardia e tradizione nel fin de siècle come lente d'ingrandimento per una definizione e una migliore comprensione della modernità. Ha pubblicato lavori tra gli altri su Kurd Laßwitz ("Apoikis, ovvero I sogni della scienza sono un mondo senza scienziati", 1999), Egon Friedell ("Egon Friedell precursore dello Steampunk?", 2002), Franz Kafka ("Tentativi di evasione. Kafka e Houdini", 2003). Al fantastico e alla fantascienza ha dedicato e dedica un impegno non secondario come autore (racconti e romanzi su numerose pubblicazioni del settore, tra le quali "Urania" e "Robot") e come critico (numerosi i suoi articoli e saggi pubblicati su "Futuro Europa", "Robot", "Nova sf*" e "Anarres", che ha fondato insieme a Salvatore Proietti nel 2012).