Quasimodo
Tietoa kirjasta
L'itinerario poetico di Salvatore Quasimodo si è sviluppato da una poesia di stampo soggettivo a una di tipo oggettivo: dalla biografia di sé e della Sicilia con le sue testimonianze di antiche civiltà e i suoi splendidi paesaggi a quella della realtà storica, nel tentativo di cantare per tutti, ma senza porsi come nuovo poeta vate, quanto come testimone di storia vissuta. Con l'andare degli anni negò la poetica fine a se stessa, ovvero il primato della parola pura e assoluta, i monologhi dell'io, considerando invece la lirica come un dialogo drammatico, come «un impegno» a «rifare l'uomo», specie dopo che gli eventi della prima metà del Novecento ne avevano inasprito la condizione universale di dolore e di schiavitù. Il Nobel ricevuto nel 1959 premiò soprattutto questo senso di "civismo poetico", ma fu equivocato da molti critici che destinarono Quasimodo a un oblio progressivo, mentre proprio nel quadro socio-culturale di oggi la sua opera meriterebbe di essere rivalutata.