Sotto la pelle dell'orsa
Tietoa kirjasta
Tra madre e figlia, doppio movimento.Un corpo a corpo con la madre, simbolico e generazionale, si potrebbe definire il fine lavoro di scavo e intarsio con cui l’autrice ricompone i tasselli spigolosi di una impervia e sofferta maturazione del riconoscimento di sé lungo il percorso di separazione-riconciliazione con la cruciale eredità dell’investitura materna. Due brevi testi di finissima scrittura tra il memoir e la riflessione.IL DONO EFFIMERO DELLA BELLEZZA si addentra nel significato, e l’uso, della bellezza del corpo giovane inalberato dalla generazione delle ragazze nate negli anni Cinquanta, della sua potenza e della sua fragilità nell’impatto con una cultura delle madri fatta ancora di pudore e cautela. Delle difficoltà di gestirla, quella bellezza, tra ostentazione e nascondimento, a volte fino alla tentazione di cancellarla con il rifiuto del cibo. In PASSI INCERTI c’è una figlia che osserva, ricorda, si sdoppia, allontana e ritrova la propria madre, e nell’andirivieni vuole capire qualcosa di entrambe. Perché lì, in quei passi incerti e incessanti dall’una all’altra, stanno nodi profondi: nella lunga storia di figlia e di madre che rivela anche a se stessa, l’autrice cerca di dire un intreccio di sentimenti che coinvolge altre donne, diverse per età e per scelte di vita. Un racconto personale, concreto, diretto e consapevole che ogni legame amoroso è un lavoro paziente e intelligente di strappi e ricuciture.