La contessa D’Arda muore nella sua stanza, ferita alla tempia da un colpo di rivoltella. Sono le persone a lei più care a ritrovarne il corpo: una fedele amica e uno scrittore con cui la nobildonna intratteneva intimi rapporti. La scena del delitto, priva di indizi evidenti, lascia aperta ogni ipotesi: si tratta di un suicidio o di un omicidio? A risolvere l’enigma sarà l’acuto magistrato Francesco Ferpierre, chiamato a indagare sull’intricato caso...
Federico De Roberto (1861-1927) è stato uno scrittore italiano di origini siciliane. Il suo esordio letterario avviene nel 1881 con un saggio dedicato a Giosuè Carducci e diviene presto un nome noto negli ambienti intellettuali. La svolta nella sua carriera avviene grazie all'incontro con Giovanni Verga e gli esponenti della corrente artistica e letteraria milanese degli Scapigliati, dai quali attinge per le tematiche rivolte alle ingiustizie sociali, nonché per l’approccio intimista e psicologico. Tra le opere principali di Federico De Roberto ricordiamo la trilogia composta dall'"Illusione", "I viceré" e "L'imperio", oltre alla raccolta di novelle "La sorte" e "Documenti umani".