Torture sottili
Tietoa kirjasta
Ambientato nel 1865, tra Romania e Bulgaria, il romanzo racconta la storia di Imre, di sua moglie Mimi e la figlia Lenore, una famiglia di zingari. Imre, padre e marito devoto, è un mezzo-zingaro, e commercia cavalli.
I tre stanno rientrando in Romania per fare visita alla madre di Mimi, Anyeta, che si trova sul letto di morte. Imre, il capofamiglia, nasconde però un segreto: Anyeta aveva cercato di sedurlo, anni prima, in cambio di un prestito economico che le aveva chiesto. Anyeta è una strega, dotata di tremendi poteri, e sia la figlia che la comunità zingara ne sono spaventati. Eppure Mimi ritiene necessario farle visita un’ultima volta e approntare la cerimonia funebre.
Non riescono, però, ad arrivare in tempo in Romania, Anyeta è già morta. Ma il suo spirito perverso vive ancora, e ha un unico obiettivo: trovare un corpo giovane di cui impossessarsi per continuare la sua esistenza terrena. Lenore, la giovane e bella figlia di Imre, è il soggetto ideale. Comincia così un viaggio da incubo, con lo spirito della megera che aleggia continuamente sulla famiglia, prima impossessandosi della povera Mimi tramite un macabro talismano zingaro – la mano del morto – e poi minacciando la piccola Lenore.
Imre sarà costretto a fronteggiare la tremenda minaccia per salvare la moglie e la figlia, aiutato unicamente da un vecchio zingaro di nome Joseph e da un ragazzone ritardato che però nasconde incredibili poteri, Constantin.
L'Ammansitore – una sorta di tremendo marchingegno per “ammansire” i cavalli, una cinghia dotata di spuntoni che di fatto lobotomizza le povere bestie – acquisterà mano a mano più importanza nella storia, e diverrà strumento indispensabile per scacciare lo spirito di Anyeta dai corpi di cui si è impossessata. Il romanzo ha vinto il prestigioso Bram Stoker Awards®.