Un treno per Udine
Tietoa kirjasta
Carlo, nato dalla bellissima e travolgente storia d’amore tra Marino e Lucia, due giovani ragazzi di San Daniele del Friuli, è un bambino molto intelligente che ama i treni e ne riceve uno in regalo per il suo ottavo compleanno. Una tragedia incombe, quella del terremoto che il 6 maggio 1976 flagellerà il suo paese e molti altri vicini. Carlo si salverà a stento con un estremo gesto d’amore materno ma resterà segnato a lungo sia nel fisico che nello spirito per la perdita prematura degli affetti più cari. Celeste invece è un giovane anche lui molto appassionato di treni che a 19 anni lascia la sua casa e i suoi affetti più cari per espletare il servizio militare di leva a Tauriano di Spilimbergo, sempre in Friuli nel Corpo dei Bersaglieri. La notte del 6 maggio 1976 i destini del piccolo Carlo e del Caporale dei bersaglieri Celeste si intrecceranno e da questo “drammatico” incontro nascerà un legame d’amicizia e affetto profondo che arriverà sino ai giorni nostri. Carlo con orgoglio e caparbietà saprà ritagliarsi un importante ruolo sociale nel mondo lavorativo sportivo mentre Celeste, terminato il Servizio Militare, seguirà da lontano il suo “piccolo” grande amico senza mai perderlo di vista, come un fratello maggiore o un secondo giovane padre. Un lungo viaggio in treno assieme a sua moglie a seguito di un invito al matrimonio della figlia di Carlo, permetterà a Celeste ben 45 anni dopo nell’ottobre del 2021 di rivivere sensazioni già vissute in passato e nuove emozioni, comprendendo come tanti anni prima che la corsa di un treno è paragonabile a quella della vita. Durante il lungo viaggio molti che ci sono seduti di fianco ci fanno osservare all’improvviso un sedile rimasto vuoto lasciandoci rimpianti e nostalgie per non aver potuto continuare ancora per un po' la corsa assieme. Poi però a nuove fermate salgono altri piccoli viaggiatori col loro ingombrante bagaglio ansiosi di conoscerci e di continuare il viaggio con noi. Il treno... della vita continua e non resta che augurare un sereno viaggio a tutti. Il romanzo è dedicato a tutta la popolazione del Friuli vittima del drammatico sisma del maggio 1976 e al Corpo Militare dei Bersaglieri.