La società presa in esame è forse quella che meno ci aspetteremmo, non si tratta di un paese in via di sviluppo, né di uno con un recente passato dittatoriale o autoritario, bensì di un emblema di democrazia, il Canada. A questo punto potremmo immaginarci di sentir parlare di fatti storici antichi, di un problema superato e di una società equilibrata e riappacificata, non penseremmo mai di leggere la storia di un genocidio terminato ufficialmente nel 1996, le cui eredità sono ancora profondamente radicate nella società canadese moderna. Quello che è presentato nel libro è il processo di guarigione che ci giunge dall'esperienza delle scuole residenziali per i nativi canadesi, ossia un percorso di coraggiosa ripresa da abusi, torture e ingiustizie testimoniato in prima persona anche da un sopravvissuto di origine algonchina.