Vita di Enrico Ibsen
Tietoa kirjasta
Il Northmannaland, che con parola più mite noi chiamiamo Norvegia, è l’«ultima Grecia» dell’Europa. Per ora. E da quando la sua faccia si è inalbata. Una volta, quando la faccia di questa iperborea signora era velata ancora, essa rientrava in quel circuito di misterioso nulla in mezzo al quale come un cono di nebbia sorgeva l’ultima Tule. In progresso di tempo può darsi che una Grecia supplementare sorga in zone anche più settentrionali; che so? nella Groenlandia forse, ove alla nascita di un’«altra» Grecia soccorrerebbe anche il nome Terra Verde. S’intende per «Grecia» un modo di pensare, di vedere, di parlare che la mente, l’occhio, l’orecchio possono afferrare «di colpo»: possono afferrare in un pensiero solo, in uno sguardo solo, in una sola audizione. S’intende per «Grecia» una mente portatile e nei modelli più alti tascabile. S’intende un cervello, un occhio, una voce in comparazione ai quali ogni altra voce diventa muta, ogni altro occhio cieco, ogni altro cervello «materia grigia». S’intende la facoltà consentita a taluni popoli e negata ad altri di intelligere la vita nel modo più acuto e assieme più «astuto», più lirico e assieme più «frivolo» (i nostri dèi sono leggeri).
Vita di Enrico Ibsen, Alberto Savinio.
Alberto Savinio, pseudonimo di Andrea Francesco Alberto de Chirico (Atene, 25 agosto 1891 – Roma, 5 maggio 1952), è stato uno scrittore, pittore, drammaturgo e compositore italiano.