Il terzo e ultimo volume dell'opera di Fulcanelli arriva dopo un lunghissimo periodo di silenzio e svela il segreto della Via breve ed è questo, pare, che ha motivato per così lungo tempo il suo occultamento.
Fulcanelli denuncia le operazioni condotte dai falsi demiurghi e parla agli artisti, coloro che non si accontentano di collezionare opere rare ma che veramente lavorano al crogiuolo e "che avranno come missione quella di riprendere il lavoro e di condurlo a termine". Essi riconosceranno, oltre ai severi avvertimenti che Fulcanelli si sente in obbligo di lanciare, come questo libro sia stato scritto per offrire alcune predizioni sull'avvenire dell'umanità. Non catastrofi né cataclismi, ma un'interpretazione "filosofale" degli avvenimenti sotto forma di testamento.