Nella terra del sole, vivevo l’inconsapevole leggerezza di una beata gioventù velata di ottimismo e di quel pizzico di follia che rende divertenti anche le situazioni più complesse, e come tutti cercavo il mio posto nel mondo e come tanti avevo qualche difficoltà, ma c’ero ed in fondo mi bastava ad essere felice. E poi un giorno arrivò: come catapultato in una nuova dimensione mi accorsi di aver perso l’orientamento e che la vita, come sempre l’avevo conosciuta, non c’era più.
Un velo mi nascondeva al mondo impedendomi di comunicare, mentre da quest’ultimo ricevevo solo l’eco di parole troppo lontane per avere un senso, ed ogni sentimento, ogni forma d’amore giungeva freddo senza toccarmi.
Immerso in questa distesa di ghiaccio solitaria, senza un perché e senza un quanto, conobbi il terrore della pazzia, del distacco dei sensi, della violenza e della morte, ma dove una mente cede umiliata da una chimica spietata, un’anima sorge a baluardo di confini antichi e dalla paura la volontà forgia il più potente dei guerrieri.