Siamo nel 1900, in Cina. La rivolta dei boxers, la guerra per liberare il paese dagli odiati europei, è al suo culmine. In nome di tale conflitto vengono compiuti omicidi e stragi. All’estrema periferia della regione di Pechino vive padre Giorgio Muscardo, un missionario siciliano, insieme a suo fratello Roberto, un ex bersagliere intrepido e coraggioso, e a Enrico, figlio di quest’ultimo, un ragazzo di appena diciassette anni ma già audace e valoroso come il padre. Il potente mandarino Ping-Ciao vuole uccidere padre Giorgio, poiché lo ritiene responsabile della conversione al Cristianesimo di suo figlio. Per assolvere al compito ascolta i consigli del bieco ufficiale imperiale Sum e assolda una banda di spietati boxers appartenenti alla temuta setta segreta del “Giglio Azzurro”. A sua volta, Roberto Muscardo riunisce un drappello di valorosi combattenti per difendere suo fratello Giorgio. Comincia così un inseguimento che porterà i protagonisti di questa storia ad un epilogo drammatico.