Santa pazienza
La storia delle donne italiane dal dopoguerra ad oggi
Description of book
«È vero che per secoli la donna è stata tenuta esclusa dalla vita civile, dalle professioni, dalla politica. Ma al tempo stesso ha goduto tutti i privilegi che l’amore dell’uomo le dava: ha vissuto l’esperienza straordinaria di essere serva e regina, schiava e angelo. La schiavitù non è una situazione peggiore della libertà: può anzi essere meravigliosa». Così la pensava Pier Paolo Pasolini negli anni Sessanta, sgomento di fronte allo sgretolarsi del vecchio mondo femminile.Comincia nel 1945, alla fine della guerra, una singolare e appassionante epopea che si svolge in cucina e in camera da letto, in piazza e in Parlamento, nelle scuole e negli uffici. Le italiane erano taciturne e obbedienti, diventeranno loquaci e indipendenti . Erano oggetti in mani altrui, vorranno essere persone. Erano escluse dal piacere fisico, lo conquisteranno. Morivano di aborto e di parto, sceglieranno la maternità e si batteranno con successo per il diritto di rifiutarla. Venivano picchiate dai mariti con il consenso della legge, potranno divorziare. Erano costrette all’ignoranza, cominceranno a frequentare la scuola, il liceo e l’università. Non potevano accedere alle professioni e ricoprire cariche pubbliche, ci riusciranno: entrano in massa negli ospedali come medici, nelle aule di tribunale come giudici, nelle aziende come dirigenti.Con il femminismo conquistano anche l’orgoglio di essere quel che sono. Non più serve né regine. Si è chiusa la grande epopea che ha rovesciato l’Italia? Niente affatto. Mai come ora la condizione femminile (e di conseguenza quella maschile) è in equilibrio tanto precario.Attraverso le testimonianze di donne note e meno note, l’analisi dei fatti di cronaca e dei contributi che la radio, la televisione, la pubblicità, i fotoromanzi e i rotocalchi hanno dato al formarsi dell’identità femminile, Marta Boneschi ci racconta come per le donne il mondo sia cambiato più rapidamente che per gli uomini, facendoci rivivere la meno sanguinosa e la più riuscita rivoluzione del secolo scorso.