"Anna Karenina" fu pubblicato per la prima volta nel 1877. Tolstoj vedeva in questo libro, considerato un capolavoro del realismo, il suo primo vero romanzo. Per la stesura di Anna Karenina egli trasse ispirazione da "I racconti di Belkin" del poeta russo Aleksandr Sergeevic Puškin.
Nel 1887 lo stesso Tolstoj circa l'inizio di "Anna Karenina" affermò di avere immaginato, mentre era sdraiato sul divano, un «nudo gomito femminile di un elegante braccio aristocratico», e che da lì fu così perseguitato da quell'immagine da doverne creare un'incarnazione.
Sebbene la maggior parte della critica russa stroncasse il romanzo fin dalla prima pubblicazione, definendolo "un romanzo frivolo dell'alta società", secondo lo scrittore russo Fëdor Michajlovic Dostoevskij "Anna Karenina in quanto opera d'arte è la perfezione... e niente della letteratura europea della nostra epoca può esserle paragonato". La sua opinione fu condivisa da Vladimir Vladimirovic Nabokov, che lo definì "il capolavoro assoluto della letteratura del XIX secolo".