"Confessioni di un Italiano" è un romanzo per molto tempo conosciuto col titolo di "Confessioni di un ottuagenario", titolo voluto dagli editori, che lo pubblicarono postumo nel 1867, perché i lettori non avessero il dubbio si trattasse di un libro di propaganda politica.
Il protagonista, Carlo Altoviti (Carlino) che l'autore dice essere nato nel 1775, narra nel 1858, i propri casi intrecciandoli con quelli dell'Italia, dal crollo della società settecentesca sotto i colpi dei nuovi tempi rivoluzionari, al temprarsi della nazione italiana durante la Restaurazione, alle prove di libertà sui campi di battaglia.