Ventidue vicende vere di donne danno vita a un album di ricordi e di denunce in cui il femminile rivela le sue pieghe nascoste, i drammi e le emozioni più intime con cui la donna racconta a sé e agli altri l’avventura del suo esistere. Sono istantanee d’esistenza raccontate in bianco e nero, che narrano di figure e vite dentro cui l’autrice recupera un universo nascosto e selvaggio, intriso di quel desiderio irrefrenabile d’esprimersi e d’arrivare dalle pareti del proprio corpo al mondo, con la voce unica e speciale che solo le donne possiedono.
“Diventare visibili, prima di tutto a se stesse, definirsi al di là dei ruoli di moglie, amante, madre, prostituta, pertanto “essere di per sé”, può aprire alla possibilità di un conflitto per portare alla luce un ordine diverso che metta in crisi lo squilibrio di potere che a tutt’oggi definisce la relazione fra uomini e donne”. (Teresa Bruno)