Il Conte di Montecristo - Tomo VII - Morti sospette
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I marchesi di Saint-Méran (nonni materni di Valentine Villefort) partono da Marsiglia per Parigi per concludere il matrimonio della nipote con Franz d'Epinay, ma durante il viaggio il marchese muore improvvisamente. A poche ore dalla firma del contratto matrimoniale, quando Valentine e Maximilien Morrel già si preparano alla fuga per non essere separati, anche la signora di Saint-Méran muore di colpo, in circostanze simili al marito. D'Avrigny, il medico di famiglia, s'insospettisce pensando ad avvelenamenti e lo comunica al procuratore del re, ma, dopo i funerali dei Saint-Méran, Villefort vuole comunque concludere al più presto il contratto di matrimonio di Valentine e Franz. Accade però un nuovo colpo di scena. Il vecchio Noirtier rende noto, alla presenza di Franz e degli altri della famiglia, che il responsabile della morte del padre di Franz è egli stesso e gli fa leggere il resoconto della riunione bonapartista del 5 febbraio 1815 che portò al sanguinoso duello con il generale D'Epinay. Inorridito dalla rivelazione, a questo punto è Franz che rinuncia al matrimonio con Valentine. Intanto il signor Danglars è sempre più propenso a dare in sposa la figlia Eugénie ad Andrea Cavalcanti invece che ad Albert. Rompe così l'accordo con Morcerf, causando la rabbia del conte a proposito del quale ha ricevuto infauste notizie da Giannina, in Grecia. Anche Albert viene a conoscenza di questi inquietanti avvenimenti greci tramite la 'schiava' Haydée che vive sotto la tutela del conte di Montecristo. Haydée gli racconta la storia della morte del padre, il pascià Alì-Tebelin, dovuta al tradimento di un ufficiale francese in cui il padre aveva riposto grande fiducia. Questo ufficiale non è altri che Fernand Modego, ovvero il conte di Morcerf. Ed è sul giornale di Beauchamp che compare un breve articolo che chiama in causa Mondego per il tradimento e la morte del pascià. Albert, offeso e infuriato, sfida a duello Beauchamp per difendere l'onore del padre, ma il giornalista prende tempo in attesa di avere maggiori informazioni sull'accaduto. In casa Villefort intanto la situazione è mutata nuovamente: dopo la confessione di Noirtier e il fallimento del matrimonio, Valentine viene reinserita nel testamento del nonno e ne ridiventa l'unica erede. Héloise, la seconda moglie di Villefort è instancabilmente alla ricerca di drastiche soluzioni per fare la fortuna del figlio Édouard. Dopo aver avvelenato mortalmente i Saint-Méran, cerca di assassinare Nortier (per far ereditare tutto a Valentine e poi ucciderla, lasciando il patrimonio a suo figlio), ma il suo servo Barrois beve accidentalmente il veleno e muore. L'omicidio però viene scoperto dal dottor D'Avrigny che spiega a Villefort la situazione, incolpando Valentine: il magistrato, sconvolto, supplica l'uomo di tenere nascosto il triplice assassinio ancora per qualche tempo.