“Non ho fatto nient’altro che sognare; è stato questo, e solo questo, il senso della mia vita. Non ho avuto nessun’altra vera preoccupazione al di fuori della mia vita interiore.”
Pubblicato postumo nel 1982, "Il libro dell'inquietudine di Bernardo Soares" può essere considerato come una sorta di "Zibaldone" che l'autore consegna nelle mani di Bernardo Soares, uno dei suoi numerosi eteronimi.
Leggere o ascoltare questi 481 frammenti recuperati da un vecchio baule dove erano conservati in modo disordinato equivale a sprofondare in un vortice, dove, come in un gioco di specchi tra le sue infinite personalità, Pessoa ci consegna un'autentica cornucopia di riflessioni, appunti, fantasie, sfoghi che danno forma a una sorta di diario incompiuto, quasi un romanzo, tra i più geniali del '900.