Adottando la struttura cara e fortunata del ritratto, Antonello (Messina, 1430-1479) isola il suo personaggio ed elimina l’Angelo, muove lo sguardo della Vergine, ma abbassandolo là dove anche pittore, committente e spettatore si incontreranno, silenziosi e non visti.
Entrare nella mente del pittore per cogliere il progresso dall’idea al disegno, dalla tavola alla mostra in Palazzo Abatellis (Palermo), è una sfida, una possibilità narrativa.