Per Pirandello l'immaginazione è una delle due vie di fuga dalle "trappole" della vita (famiglia e lavoro). Il signor Belluca è un contabile mansueto e preciso, ma giorno inizia a comportarsi in modo insolito, al punto tale che i colleghi e il capoufficio, credendolo pazzo, insistono perché sia ricoverato in un ospedale psichiatrico. Neppure i dottori che lo hanno in cura riescono a comprendere il significato della frase che egli continua ostinatamente a ripetere: «il treno ha fischiato».
In questo modo Belluca riesce a sostenere la famiglia senza dover soffocare i problemi derivanti dalla complessa situazione di vita, prendendosi pause in mondi immaginari.
Sarà il vicino di casa a spiegare il senso di questa strana follia:
il fischio del treno è un modo per uscire dalla quotidianità attraverso l'immaginazione che consente di fare viaggi in luoghi lontani e sperduti.