Scritto in risposta alla frase pronunciata dal ministro Depretis “bisogna sventrare Napoli!”, il romanzo, scritto nel 1884, è molto più di un’inchiesta giornalistica. “Il ventre di Napoli” è un grido accorato di denuncia che conduce il lettore negli splendori e nelle miserie di Napoli, con le sue usanze e le sue tradizioni, laddove il degrado, la miseria e lo scempio non possono che generare rabbia e pietà.