Giacomo è, in apparenza, un ragazzo qualunque. Un problema comportamentale lo rende, però, diverso dagli altri: non riesce a relazionarsi con nessuna ragazza. La soluzione a questo problema si cela nella sua nuova città, dove andrà a vivere. Qui inizierà un percorso di autoguarigione, che lo porterà a riscoprire il proprio passato e ad affrontare il presente da terremotato.
Questo racconto nasce per coloro che hanno vissuto il terremoto, hanno sentito tremare la terra e, nel contempo, hanno visto crollare la loro casa, i loro sogni, hanno visto i loro averi seppelliti sotto la polvere, i loro cari schiacciati dalla stessa possente forza che, poco prima, li avvolgeva e li proteggeva. Una perdita che, per essere descritta, ha bisogno di essere vissuta. Ma chi si trova ancora al riparo, chi non ha subìto una forzata castrazione dalla Terra nella quale dimora il DNA di ciascuno di noi, ha il dovere di mostrare empatia, di sprigionare quella forza che a un terremotato può mancare per età o per inattese speranze, un’energia che senza remore deve diffondere con il monito e la consapevolezza che si vive di ciò che si dona. - A. C.