Con le tre leggi del moto e la legge di gravitazione universale, Isaac Newton riesce a fondere in un’unica potente sintesi le scoperte di Copernico, Keplero e Galileo, dimostrando per la prima volta che il moto dei corpi terrestri e di quelli celesti è da ricondurre a un unico principio universale. A poco più di vent’anni sviluppa il calcolo infinitesimale, che gli permetterà di descrivere nel modo più rigoroso i fenomeni che variano nel tempo e nello spazio, come il moto ellittico dei pianeti e di molte comete. Inventa il primo telescopio a riflessione, con il quale risolve un problema cruciale delle lenti che riduceva la qualità dei telescopi tradizionali. Studiando l’ottica, dimostra per primo che la luce bianca non è monocromatica, ma è composta dall’unione di tutti i colori, e indaga la natura particellare della luce, con un’intuizione rivoluzionaria destinata ad essere ripresa più di due secoli dopo da Albert Einstein.