A Cartedda di Babbaluci
Description of book
L’Ispettore Capo Giovanni Di Falco, in servizio presso il Commissariato di pubblica sicurezza di una cittadina marinara della Sicilia occidentale, possiede un suo personale archivio. Si tratta di un armadio di metallo, all’interno del quale il poliziotto conserva gli incartamenti ufficiali, in copia, dei casi di cui si è occupato. Nella copertina dei dossier è solito, di proprio pugno, intitolarli con frasi prese dal dialetto siciliano. Uno di questi fascicoli è intitolato 'A CARTEDDA DI BABBALUCI' A Cartedda di Babbaluci è un paniere di lumache, e di fatto è pieno di corna. Pertanto per offendere qualcuno e dirgli 'infinitamente cornuto', nella tradizione siciliana, basta ingiurialo con la frase: 'hai più corna tu che una cartedda di babbaluci'. Inoltre, quando l’offesa è rivolta al Sindaco e scritta con vernice spray sul muro del Comune, la situazione si complica notevolmente e diventa un caso affidato all’Ispettore Di Falco. Inizia così un’articolata e complessa indagine che porterà l’investigatore ad illeciti diversi e per certi versi sorprendenti. La suspense si alterna alla comicità, perché come è solito dire Di Falco in merito al suo mestiere di poliziotto: 'I soldi sono pochi ma le risate tante'.