Amore senza amore
Description of book
Romance - racconto lungo (25 pagine) - Si può amare senza sesso? In una uggiosa nottata milanese Olga ripercorre la sua vita sentimentale, dalle prime esperienze alle passioni più accese dei suoi inquieti cinquant’anni.
Dopo l'ennesima notte di sesso occasionale Olga si ritrova – nella notte piovosa e autunnale di una Milano deserta – a riflettere sui suoi cinquant’anni e sulle sue relazioni passate. Riemergono gli amori giovanili e le prime maldestre esperienze, già velate da quell'inquietudine che l'accompagnerà per tutta la vita. Le prime avventure lesbiche, la seduzione della mente e infine la perdizione della passione. Olga ripercorre a una a una tutte le vicende rilevanti della sua esistenza, con la consapevolezza dell'età che avanza e del tempo che si sta esaurendo, trattenuto a fatica con estemporanee notti di focosi e occasionali incontri, estremo tentativo di sfamare il desiderio che ancora la accende.
Valter Padovani nasce a metà degli anni '60 nell'hinterland milanese. Arriva tardi alla scrittura: nel 2006 pubblica in antologia la sua prima poesia, ma è nel 2009 che esce il suo primo racconto erotico, Al di là del muro, genere che diverrà prevalente nella sua produzione. Nel 2012 escono, sempre in antologia, altri due racconti erotici, Oltre la porta e La brace sotto la cenere, ma è nel 2013 che pubblica per la prima volta un testo singolo con Eroscultura, Perversa, seguito nel 2014 da altri racconti tra cui Il serpente rosso e Messaggio al buio. Sempre nel 2014 approda a Damster Edizioni con cui pubblica prima nell'antologia I colori del sesso e successivamente il racconto Cio che non avrei mai osato chiedere. Nel 2015 pubblica Quel sabato sera all'interno del progetto Attimi Infiniti, scritto a quattro mani con Francesca delli Colli, arriva finalista al concorso Sabbia Bollente con il racconto Imprevedibile e vince il concorso Oxè Awards come miglior personaggio femminile con il racconto L'altra donna. Sempre nel 2015 arriva secondo al concorso Ritratti di Luna con il racconto Mi ricordo il Gamba de Legn. Narratore prevalente dell'universo femminile, utilizza toni tenui anche su argomenti forti, evitando volutamente terminologia volgare.