Aristocrazia
Description of book
Un avvincente romanzo storico ambientato nel Ducato di Parma che narra la congiura e l’assassinio del Duca Carlo III di Borbone, avvenuta nel 1854. Il Duca si era contraddistinto in negativo per i suoi comportamenti irrazionali e violenti, per il lusso sfrenato e per certe decisioni che avevano portato il ducato al collasso economico, fino a farsi odiare da gran parte della popolazione del piccolo Stato.
Carlo III di Borbone-Parma (Lucca, 14 gennaio 1823 – Parma, 27 marzo 1854), è stato duca di Parma dal 1849 al 1854. La domenica 26 marzo 1854, verso le 16, Carlo lasciò il palazzo di Riserva per fare una passeggiata per le vie di Parma, come era solito fare tutti i pomeriggi. Era accompagnato solo da un aiutante di campo, il conte Bacinetti. Durante la sua passeggiata, vide sua moglie che era seduta in una carrozza, ad ascoltare un concerto all'aperto in una piazza di Parma. Si salutarono educatamente. Alle 17:45 il Duca tornò al suo palazzo; mentre passava davanti alla chiesa di Santa Lucia, si fermò un attimo a chiedere l'identità di una bella ragazza che aveva appena visto in una finestra in alto, dall'altra parte della strada. Salutò due soldati che gli passavano accanto, quando fu attaccato alle spalle da due uomini che lo seguivano. Uno di loro colpì violentemente il Duca e lo colpì in profondità allo stomaco con una lama triangolare. Tutto successe così in fretta che Carlo inizialmente non si rese conto di quello che era appena successo e pochi secondi dopo ansimando disse: "Mio Dio, sono spacciato. Mi hanno pugnalato". Nella confusione, i due assalitori fuggirono correndo in direzioni opposte e mescolandosi tra la folla. Il Duca ferito cadde a terra in una pozza di sangue con la lama ancora nello stomaco. Fu sollevato e tenuto per le braccia e le gambe. Venne riportato a palazzo. Non si lamentò mentre i suoi medici curavano la sua ferita, che era profonda. Chiese se pensavano che la sua vita fosse in pericolo. Gli mentirono assicurandogli che non lo era e svenne. Nei momenti di lucidità, il Duca, rendendosi conto della gravità delle sue condizioni, ripeteva: "Mi sto preparando per un lungo viaggio". Il Duca ricevette l'estrema unzione e poté vedere per l'ultima volta sua moglie e i loro figli. Dopo atroci sofferenze, sopportate con coraggio, morì la sera seguente, 27 marzo, alle 17,30. Aveva trentun anni.
Vittorio Bersezio (Peveragno, 22 marzo 1828 – Torino, 30 gennaio 1900) è stato uno scrittore, giornalista e deputato italiano.