Da Tindari a Superga
Description of book
Questa raccolta rappresenta il ritorno alla poesia nell’età matura di un medico siciliano di estrazione contadina che aveva a suo tempo distrutto per rabbia la propria produzione poetica giovanile, allorché la situazione lavorativa lo aveva costretto a lasciare la sua amata isola in cerca di un incarico ospedaliero in terra sabauda.
Esso rappresenta contemporaneamente un passaggio dal sud al nord, dalla campagna alla città e dal dialetto alla lingua nazionale, nel contesto di una moderna ma ugualmente sofferta emigrazione.
L’opera si compone di trenta componimenti poetici, di cui sette scritti in lingua dialettale e ventitré in lingua italiana.
Il dialetto impiegato è quello parlato nella cittadina e nell’hinterland di Barcellona Pozzo di Gotto, che rappresenta il più popolato comune della provincia di Messina dopo il capoluogo e che è stato fino a pochi anni or sono, prima della disastrosa rovina del settore, un famoso centro di produzione e raccolta agrumaria e sede di un importante mercato ortofrutticolo.
L’amore per la vita vissuta contadina e la poesia bucolica, che permea la produzione in lingua dialettale, si trasfigura nei componimenti in lingua italiana nella descrizione di paesaggi ed atmosfere che si ispirano e conducono alla natura come sorgente di bellezza e di pace interiore.
Della vita cittadina vengono approfonditi quei tratti e quegli scorci che emotivamente riportano alla natura ed alla vita contadina, viste come strumento per superare l’angoscia del caos urbano e del distacco dalla campagna e dal mare che rappresentano il fascino nostalgico della terra natia.