PATRICK SARSFIELD si appoggiò al parapetto dorato della nave francese e osservò, attraverso bagliori di pioggia, la costa dell'Irlanda; le lontane colline di Cork, offuscate dalle nuvole soffici e in rapido movimento che ne attraversavano le cime, si mostravano, anche dietro la pioggia di marzo, con quell'azzurro tenero che non aveva mai visto in nessun altro paese. Le onde lunghe, grigie e impetuose del mare si divisero intorno alla nobile nave mentre girava nella baia oltre il cupo promontorio del porto con la cupa sagoma di Fort Charles a est; gli spruzzi e la pioggia bagnarono il viso chiaro e pallido dell'irlandese e i suoi capelli folti, forti e chiari soffiarono rigidi dietro di lui mentre stava a testa nuda sul poop.