I miserabili di Milano
Description of book
Valera pubblicò questo libro trent’anni dopo Milano sconosciuta riprendendone e ampliandone i temi. Protagonisti sono sempre “I miserabili di Milano”: pittori senza tavolozza; poeti senz’estro; romanzieri senza aver mai scritto una linea; cantanti senza voce; commessi senza negozio; ammiragli senza nave; generali senz’esercito; scrivani di avvocati eternamente a spasso; camerieri e servitori maledicenti alla tracotanza dei padroni che li han cacciati dal servizio; persone insomma che si sono ormai abituate a vedersi coperti di cenci e a vivere in mezzo alla più implacabile miseria.
E non dimentica di descrivere, assieme ai pitocchi, quel mondo di piccola e grande criminalità e gente di mala vita, che inevitabilmente ne condivide l’ambiente: ladri, manutengoli, contrabbandieri, prostitute, ruffiani…
Come in tutti i suoi libri, Valera esprime più che chiaramente il suo intento di critica sociale e mostra come accanto alla borghesia “perbene” e delle luci sfavillanti della Galleria e la grandiosità del Duomo viveva, anzi sopravviveva, un’umanità per cui il pane quotidiano era la più nera indigenza.