Il castello e il viandante
Tecnomante 1
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RACCONTO LUNGO33 pagine) - FANTASCIENZA - In un mondo sconvolto dall'apocalisse gli uomini sono costretti a vivere chiusi in castelli isolati. Solo i Viandanti, depositari dell'antica scienza, mantengono i contatti tra gli ultimi baluardi dell'umanità.
Qualcosa di terribile è accaduto in un passato lontano. Il mondo è stato stravolto e l'umanità, all'apice del suo progresso, è stata quasi completamente spazzata via. Strane e feroci creature popolano il pianeta. E di notte escono i ghoul, innumerevoli, implacabili, inarrestabili. Gli uomini sono pochi, rinchiusi in alti castelli. Sopravvivono come possono di giorno e di notte combattono gli assalti dei ghoul. Sono quasi completamente isolati, senza possibilità di comunicare con altri castelli. Un solo tenue filo li tiene in contatto col mondo: i Viandanti, depositari della tecnologia degli Antichi. Quando il giovane Esteban conosce per la prima volta un Viandante ne resta affascinato: ancora non sa che quell'incontro cambierà completamente il corso della sua vita. Racconto finalista al Premio Robot 2012. Il primo capitolo dell'appassionante saga dell'uomo destinato a cambiare per sempre un mondo sconvolto da una catastrofe. "Valentino Peyrano rinnova il fascino dei classici del genere «medioevo futuro» come «Un cantico per Leibowitz» o «La terra morente" -- Fantascienza.com
Valentino Peyrano è nato a Milano nel 1962. Terminato il liceo scientifico decide di lasciare gli interessi umanistici e scientifici alla vita privata e seguire una strada meno interessante come studi, ma che gli permettesse di scegliere una professione autonoma. Nel 1988 si laurea in Economia e Commercio all'Università Bocconi di Milano con una specializzazione in marketing. Dopo alcuni anni di normale carriera aziendale, fa il salto imprenditoriale lavorando poi in vari settori: dall'editoria alla consulenza, al turismo, alle energie rinnovabili, campo nel quale opera tuttora. Scrive narrativa fin dall'età di undici anni: Dopo l'università si ferma a causa del poco tempo a disposizione, ma nel 2003, dopo alcuni avvenimenti difficili della sua vita, riprende a scrivere con rinnovato entusiasmo. Comincia a proporsi al mondo editoriale arrivato tra i finalisti del secondo premio Apuliacon nel 2004 e vincendo il Premio Alien nel 2005. Negli anni successivi arriva in finale ancora al Premio Alien e due volte al Premio Robot, che vince nel 2011. Le sue passioni, oltre alla letteratura, includono l'Arte, gli scacchi, la fisica, la filosofia, la musica (ai tempi dell'Università ha fatto anche il musicista). Vive tra la frenetica Milano e un rilassante borgo medioevale nel piacentino. I suoi scrittori preferiti nella fantascienza sono Zelazny, Wolfe, Sturgeon, Vonnegut, Kuttner, Lem. Fuori dalla pura fantascienza Lovecraft, Rushdie, Borges, Ishiguro, Camus, insieme ai classici della letteratura.