Modesta, ormai punto di riferimento per gli intellettuali di sinistra dell'epoca, dà rifugio a Joyce, una ricca psicologa che fugge dal fascismo. Le due iniziano una relazione che dura molti anni. Casa di Modesta è un'isola felice in un'Italia sempre più nera. All'inizio della seconda guerra mondiale Modesta viene prima arrestata dai fascisti poi collabora con un giornale. Alla fine, lasciata la politica e l'attività giornalistica, apre una piccola libreria locale. Gli ultimi anni sono dediti ad ascoltare la generazione successiva e a finanziarne i viaggi e le avventure.