Thriller - racconto lungo (30 pagine) - Irene Bruno pensò che avrebbe desiderato più di ogni altra cosa trovarsi su una di quelle navi, lanciata verso mari lontani. Ma non poteva perché, nonostante tutto, la sua vita era lì. Con i cadaveri. Con i casi da risolvere. Anche quelli più difficili...
L’estate è ormai finita, a Napoli, quando il corpo di una donna viene scoperto su una spiaggia frequentata solo dalle prostitute e dai loro clienti. Nella tasca della vittima, il commissario Irene Bruno trova un documento di riconoscimento: la vittima è Silvia Serluca, baronessa e avvocatessa. Devastata da un’infanzia dolorosa, la giovane e bellissima Silvia stava cercando di costruirsi una nuova vita insieme a un uomo. Un uomo sposato con una donna di potere e senza scrupoli. Irene comprende subito che la sua non sarà un’indagine semplice, ma è decisa a risolvere il caso.
Maria Cristina Grella ha iniziato a scrivere racconti nel 2006. Nel 2008 è stata tra i dieci finalisti al premio “Tabula Fati”, nel 2009 ha vinto il secondo premio al concorso “Giovani penne, piccole piume” e nel 2013 il suo racconto Una famiglia felice è stato tra i cinque segnalati al premio Romance Magazine. Ha scritto racconti gialli per la rivista “Vera” e ha pubblicato racconti lunghi nelle collane Delos Crime e History Crime di Delos Digital.
Ha partecipato all’antologia Matera Nera di Bertoni editore, utilizzando lo pseudonimo di Macrina Mirti, con il racconto La causa del peccato.