Oggi, come allora, ai tempi di Platone e della polis, siamo ancora spettatori di ombre. Probabilmente è questa la condizione esistenziale di ogni individuo. Nascere implica il passaggio dal buio alla luce, ma appena diventiamo soggetti attivi in una comunità restiamo invischiati in un mondo fatto di ombre, di illusioni, di apparenze fittizie. Se ascoltiamo l’appello del nostro io creativo, diventiamo consapevoli di questo stato e iniziamo un nuovo viaggio attraverso un processo di rinascita individuale che conduce alla manifestazione del sé. Realizzare il sé significa avere il coraggio di aprirsi un varco nella caverna delle ombre e uscire alla luce del sole.